San Patrignano: La testimonianza shock del medico Claudio Ghira non apparsa nella serie-tv

Fra le varie testimonianze circa le “ombre” della comunità di San Patrignano non apparse nella nota e discussa serie-tv SanPa, ve n’è una che, sebbene rimasta ai margini della storia della comunità, risulta particolarmente agghiacciante. È la deposizione di Claudio Ghira (medico della struttura di San Patrignano) al processo per l’omicidio di Roberto Maranzano, massacrato di botte nel lontano 1989.

Di seguito, per dovere giornalistico, ne riportiamo un breve estratto:

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– “Cosa succedeva alla manutenzione?”.

– “Pestaggi e cure successive. Ricordo una testa spaccata e ricucita con una ventina di punti. E una milza esplosa a pugni”.

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– “Ci sono stati altri morti oltre a Maranzano?”.

– “No, in quel modo no”.

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– “In altri modi?”

– “Molti dei suicidi della comunità sono quantomeno sospetti…”.

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– “Si poteva entrare nel reparto manutenzione?”

– “No. Ci sono due medici presenti 24 ore su 24. E poi Capogreco, il responsabile del reparto”.

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– “Ma che medici sono se non denunciano questi metodi?”

– “Credono in Muccioli. Se sei dentro é perché gli credi”.

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– “I rapporti sessuali sono controllati da Muccioli?”

– “Certo, ma nessuno controlla i suoi. Eppure quante volte lo abbiamo visto a letto con i ragazzi più giovani? Per molti di noi, però, […] quello viene visto come un modo per stare vicino ad una persona che sta male”.

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– “Parli di rapporti omosessuali forzati?”

– “So di un ragazzo milanese che sicuramente ha visto i suoi problemi aumentare proprio per le eccessive attenzioni del babbo [Muccioli]. Il capo amava soprattutto avere rapporti orali. Diceva che anche quelli servivano per far passare energia positiva da lui ai suoi discepoli”.

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– “…Voci? Leggende di San Patrignano?”.

– “No, io stesso ho visto Muccioli a letto con uno dei suoi ragazzi…”.

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– “E dov’è oggi [Muccioli]?”.

– “È morto di Aids”.

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Di Giulia Reghini