Ebraismo e pedofilia. Storia di un rapporto oscuro dalle tinte messianiche

Dalle sconvolgenti prescrizioni del Talmud agli abusi sessuali della comunità chassidica di Brooklyn; dall’Internazionale dei pedofili al lato messianico della pedofilia: tutta la verità senza censure che i leader ebrei non vorrebbero farti sapere

Nella società liberale e cosmopolita farcita di sionismo e menzogne in cui viviamo oggi, non è facile trattare – in maniera seria e oggettiva – il legame fra pedofilia e religione ebraica, poiché fare luce su tale rapporto, per un intellettuale o per qualsiasi scrittore o giornalista, significherebbe passare per un fanatico antisemita, un folle che scrive fake news tratte «dall’immaginario più delirante e sanguinario», come ha dichiarato l’Osservatorio sull’Antisemitismo (“braccio” italiano della nota Anti-Defamation League). La realtà, però, non è proprio così, dato che il legame fra pedofilia ed ebraismo – come vedremo – è reale e merita, nel nome della liberté d’expression, di essere affrontato su più fronti: quello religioso, quello culturale e quello messianico.

Pertanto, è significativo il fatto che l’unico articolo nel web in lingua italiana che trattava il legame fra pedofilia ed ebraismo (‘Il talmud tra pedofilia, necrofilia, incesto, poligamia’) sia misteriosamente sparito dalla rete pochi mesi fa, in seguito ad una segnalazione all’Osservatorio sull’Antisemitismo. Anche molti altri articoli, alcuni sul razzismo ebraico ed altri sulle nefandezze prescritte nel famigerato Talmud, sono stati segnalati perché trattavano argomenti “scomodi”, divenuti dei veri e propri tabù. Questo, del resto, è il clima che si respira da anni se si vogliono trattare certe questioni legate all’ebraismo: possiamo parlare degli abusi sessuali commessi dai preti cattolici, delle ambiguità insite nell’Islam e nelle tradizioni arabo-africane (come, ad esempio, l’infibulazione), ma la religione di Yahweh è praticamente intoccabile, del tutto esente alle critiche e, grazie all’Olocausto, ingiudicabile. Di conseguenza, divenire antisemita e quindi un mezzo delinquente non è particolarmente difficile: basta avanzare una piccola critica ad Israele o all’ebraismo ed è fatta! Figuriamoci scrivere un articolo sulla “pedofilia ebraica“: per uno scrittore o un giornalista mainstream equivarrebbe ad un vero e proprio suicidio professionale!

Per noi, invece, che ormai ci siamo sporcati le mani già da tempo e abbiamo fatto della cosiddetta liberté d’expression la virtù più grande e inderogabile del nostro blog, questa è solo un’altra sfida al mainstream e all’infame censura che da anni influenza l’informazione. La prima parte dell’articolo, dunque, fa perlopiù affidamento alla dettagliatissima opera ‘La non-umanità dei goym nel Talmud e nella letteratura rabbinica’ dello storico Gian Pio Mattogno (autore di vari libri e fra i massimi esperti in Italia di ebraismo), la quale – basandosi in parte su una consulenza tecnica presentata nel 2004 al Tribunale di Pisa dallo stesso Mattogno – riunisce le più svariate fonti talmudiche e rabbiniche che trattano del sesso coi minori fra gli ebrei, delineando un lato della sessualità ebraica ancora poco conosciuto e del tutto sconvolgente; la seconda parte, invece, accenna alla comunità ebraica ultra-ortodossa di Brooklyn (nota da tempo per il suo coinvolgimento nell’abuso su minori) e alla fuga dei pedofili ebrei americani in Israele, oggi definito – come vedremo – «la terra promessa dei pedofili». La terza parte, tuttavia, mostra gli innumerevoli sforzi contemporanei fatti dall’ebraismo militante pedo-libertario (rappresentato dal B4U-ACT) per normalizzare la pedofilia, al fine di farla divenire una pratica legittima e non criminale, mentre la quarta parte – incentrata sulle rivelazioni del giornalista cattolico Maurizio Blondet – mostra il lato messianico di tutta la faccenda.


Pedofilia talmudica

Per comprendere in maniera oggettiva tale fenomeno, è necessario – se non fondamentale – fare riferimento alla legge ebraica, l’Halakah, la quale – come riporta l’opera di Gian Pio Mattogno, che si basa esclusivamente sulla letteratura rabbinica e sul Talmud – considera la pedofilia del tutto «giustificata».

«Secondo la normativa rabbinica», spiega Mattogno, «un uomo raggiunge la maturità sessuale all’età di nove anni e un giorno e la donna all’età di tre anni e un giorno. Di conseguenza, un rapporto è considerato sesso solo quando l’uomo ha almeno nove anni e un giorno e la donna almeno tre anni e un giorno. Al di sotto di questi limiti di età, il rapporto non è considerato sesso, [ma] un atto insignificante che non rientra nella normativa dei rapporti proibiti. Ciò significa che, per il pio giudeo, fare sesso con un bambino di nove anni o meno e con una bambina di tre anni o meno è lecito, e dunque non punibile».

Il Talmud – prosegue Mattogno – insegna infatti «che è lecito per un ebreo fare sesso con un bambino, a condizione che abbia nove anni o meno, e con una bambina, a condizione che abbia tre anni o meno. Infatti la sodomia praticata su un bambino che ha nove anni o meno non è considerata pederastia e dunque non è reato. La pederastia è tale unicamente se il soggetto passivo ha almeno nove anni e un giorno, e solo in questo caso l’adulto è colpevole. Lo stesso vale per il sesso fatto con una bambina». In merito, il rabbino Shemuel, nel trattato talmudico Sanhedrin, sostiene che, «se la bambina ha tre anni o meno, l’ebreo che fa sesso con lei non è colpevole», mentre il rabbino Rab, sempre in Sanhedrin, ha stabilito che, se un ebreo «commette sodomia con un bambino minore di nove anni, non incorre in alcuna colpa».

Nello specifico, il trattato talmudico Niddah asserisce che fare sesso con una bambina di «tre anni o meno è come metterle un dito in un occhio», cioè – spiega Mattogno – «la sua verginità sarà ristabilita, esattamente come l’occhio, che prima lacrima e poi torna allo stato precedente». Se invece un bambino di nove anni o meno «fa sesso con una donna adulta» – spiega il trattato Kethuboth – «è come se questa fosse penetrata da un pezzetto di legno»; tale atto sarebbe dunque insignificante.

Tutto ciò è stato rettificato dal giurista talmudista Mosé Maimonide, vissuto nel XII secolo e ritenuto una delle massime autorità ebraiche di tutti i tempi. Nel codice di legge ebraica Mishneh Torah, Maimonide ribadisce «la normativa rabbinica relativa ai rapporti leciti e illeciti. Se un adulto ha un rapporto omosessuale, attivo o passivo, con un altro adulto, sono entrambi puniti con la lapidazione. Se fa sesso con un bambino di nove anni e un giorno o più, è punito con la lapidazione (mentre il bambino non è punito), ma se il bambino ha nove anni o meno, nessuno dei due è punito», poiché tale atto – come già detto – non è considerato realmente sesso.

A conferma di ciò, spiega il Jerusalem Post, «molti giovani [ebrei] non sono consapevoli che gli abusi sessuali che stanno vivendo sono proibiti e sbagliati». Un ragazzo ebreo vittima di violenze sessuali ha persino raccontato: «Non mi sono reso conto che [l’abuso su minori] era qualcosa di proibito e non ho cercato di fermare e scacciare [il pedofilo] da me. Per anni, non ho nemmeno dato importanza a tale evento».

Qualcuno, tuttavia, potrebbe pensare che le “agghiaccianti” prescrizioni del Talmud non siano importanti, e che anzi rappresentino soltanto un vecchio retaggio dell’ebraismo farisaico, oggi senza alcun valore normativo. Ma in realtà non è così. Il Talmud, come spiega il dottor Franco Adessa sulla rivista Chiesa Viva, è «il codice legale che forma la base della legge religiosa ebraica», nonché «il libro di testo usato per l’istruzione e la formazione dei rabbini». Pertanto, esso esercita «una dittatura totalitaria sulla vita degli ebrei […] talmente determinante […] che l’eminente Michael Rodkinson affermò: L’Ebreo moderno è il prodotto del Talmud!».

Due volte vittime

L’organizzazione Jewish Community Watch di New York, che dal 2011 opera per rintracciare i pedofili all’interno delle comunità ebraiche di tutto il mondo, ha dichiarato che la maggior parte di essi «proviene dalle comunità ultraortodosse, ma che però la pedofilia è presente in generale in tutta la comunità ebraica». Ciò è stato confermato anche dall’ebreo americano Pablo Guzmán, che, su CBS News, ha ammesso senza peli sulla lingua che nell’ebraismo «c’é una “tradizione“, se volete, del pedofilo che continua a funzionare [da secoli]».

Un classico esempio di questa “tradizione del pedofilo”, tuttavia, è rappresentata dalla comunità ultraortodossa chassidica di Brooklyn, nota da tempo per gli abusi su minori da parte dei rabbini, i quali – secondo alcune controverse statistiche – avrebbero «diciotto probabilità in più di un prete cattolico di molestare un bambino». In merito, esiste persino una pagina Wikipedia, la quale – a causa dell’imperante censura – non sappiamo se durerà ancora per molto. Ciò che è certo è che la pedofilia, all’interno della comunità ebraica chassidica di Brooklyn, è un fenomeno molto diffuso, considerato – spiega la National Public Radio di Washington – un vero e proprio «segreto aperto. Ma la comunità [ebraica] è così chiusa e i rabbini sono così potenti che pochi osano farsi avanti». Gli abusi sessuali su minori, infatti, nella maggior parte dei casi non vengono denunciati alla polizia: gli ebrei ultraortodossi ritengono che denunciare un altro ebreo ad un’autorità non ebraica costituisca un crimine religioso, definito mesirah. L’ebreo ultraortodosso, tuttalpiù, avrebbe il diritto di denunciare un abuso al Beth Din locale (tribunale rabbinico), benché esso – dichiara il Guardian – sia «del tutto inefficace nel processare i molestatori», essendo appunto privo «di poteri investigativi, competenze forensi e mezzi di applicazione della legge». Pertanto – prosegue il Guardian – «per decenni i rabbini hanno messo a tacere i crimini sessuali sui minori e fomentato una cultura in cui le vittime sono ulteriormente vittimizzate e gli autori di abusi protetti», portando Vice News a parlare esplicitamente di una «catena di montaggio dello stupro sui minori».

Nello specifico – aggiunge il professor Steven Resnicoff della DePaul University di Chicago – i leader spirituali ebrei di Brooklyn «hanno permesso, e in alcuni casi persino incoraggiato, rappresaglie contro coloro che hanno segnalato abusi sessuali, comprese le vittime e le loro famiglie». I rabbini sono stati responsabili di minacce di violenza, molestie fisiche, false denunce di abusi su minori, distribuzione di volantini che offendono le vittime, ritiro di licenze kosher e altri danni alle imprese. Inoltre – spiega il New York Times – «anche quando i pedofili vengono denunciati alla polizia, spesso non possono essere perseguiti perché le vittime si rifiutano di collaborare, oppure perché accettano un patteggiamento con l’accusato (solitamente un pagamento in contanti) per paura di ritorsioni». Alla fine, la maggioranza di loro rimane impunita e continua per altri anni a molestare bambini. In merito, l’ebreo Dov Hikind, conduttore di un talk show radiofonico, ha dichiarato: «Se sei un pedofilo, il posto migliore in cui andare sono alcune delle comunità ebraiche [ultraortodosse]. Perché? Perché lì puoi essere un pedofilo e nessuno farà niente. Anche se [i poliziotti] ti prendono, ce la farai».

Altri accusati di pedofilia, invece, stanno scappando in Israele, usufruendo della Legge del Ritorno, che concede a qualsiasi persona con almeno un nonno ebreo il diritto di ottenere automaticamente la cittadinanza israeliana. Un giornale ebraico di lingua inglese, YNet News, ha definito addirittura lo Stato d’Israele «la terra promessa dei pedofili». E non è un caso che, proprio in questi ultimi tempi, come dichiarato dal Jerusalem Post, Israele stia «cercando di legalizzare la pedofilia», abbassando l’età del consenso.

Internazionale dei pedofili

In difesa dei pedofili di Brooklyn e di tutto il mondo, nel 2003 a Baltimora viene fondata dall’ebreo Michael Melsheimer l’organizzazione no-profit B4U-ACT, la quale – spiega il Daily Caller – riunisce in una sorta di “Internazionale dei pedofili” «professionisti della salute mentale e attivisti simpatizzanti a favore della pedofilia». Il loro obiettivo – come rammenta un nostro vecchio articolo – è quello di «creare nel tempo le dinamiche necessarie per portare alla normalizzazione e all’accettazione della pedofilia in Occidente e, dunque, rendere disponibili ai pedofili servizi di salute mentale efficaci e compassionevoli, sfidando al contempo i presupposti culturali negativi che spesso fungono da barriere al trattamento, aumentando così la probabilità che le persone attratte da minori conducano vite produttive e significative».

In sostanza – prosegue l’articolo – il B4U-ACT è riuscito nel tempo a porre «le fondamenta per esercitare forti pressioni sull’APA (American Psychiatric Association) in modo da fare rimuovere la pedofilia dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), per riclassificarla come normale orientamento sessuale non criminale e pienamente legittimo». Inoltre, i suoi membri – spiega Cristina Cevellos del movimento Famiglie Unite – «si oppongono ai trattamenti volti a modificare [l’inclinazione sessuale dei pedofili] e sono convinti che i terapeuti non dovrebbero denunciare gli individui sospetti di comportamenti sessuali illegali», poiché – secondo gli “esperti” del B4U-ACT – molti pedofili «non sono in grado di astenersi dall’attività sessuale con minori».

Nel corso del 2023, l’organizzazione ha collaborato con l’Università di Lethbridge (Alberta, Canada), conducendo uno studio per «comprendere meglio gli interessi e i comportamenti sessuali», e con la Nottingham Trent University (Regno Unito), con la quale ha svolto altri tre studi al fine di «ampliare la comprensione professionale verso le persone attratte dai bambini». Insomma, il B4U-ACT – oltre ad essere rimasto negli anni in stretto contatto coi rabbini di Brooklyn accusati di abusi – è oggi più attivo che mai. Esso collabora infatti in maniera assidua con altri blog e movimenti pro-pedofilia sparsi per il mondo (come il NAMBLA e il Pedophile Pride Movement), pubblicando persino un giornale trimestrale, il B4U-ACT Quarterly Review.


Il caso Fischel

Una delle personalità più importanti e bizzarre legate al B4U-ACT e all’area pedo-libertaria ebraica, è senza dubbio l’ebreo queer Joseph Fischel, strambo professore della Yale University del Connecticut che, di recente, ha espresso in un articolo la folle idea secondo la quale «compiere atti omosessuali perversi di fronte ai bambini è importante, poiché insegna loro a rifiutare il razzismo, il sessismo e l’omofobia».

«Qual è il presunto danno se un bambino si imbatte in un ragazzo che indossa un’imbracatura toracica, o vede le chiappe di un adulto, o anche i genitali o il seno di un adulto?», si è domandato Fischel. «Questi bambini si sentirebbero necessariamente violati, o potrebbero invece sentirsi violati gli adulti per loro conto? È probabile che il bambino risponda con curiosità?».

Nell’articolo, Fischel respinge con forza l’idea «che compiere atti sessuali di fronte a bambini portati al “Gay Pride” dai loro genitori omosessuali sia sbagliato», definendo questa prospettiva «razzista» e assolutamente «dannosa per i bambini». Pertanto – ha spiegato l’ideologo queer – «nessuno ha il diritto di chiedere che il “kink” [varietà di fantasie e pratiche sessuali non tradizionali] e la sodomia pubblica siano banditi dalle parate gay».

Per costruire la sua argomentazione da un punto di vista legale – ha spiegato infine il politico Erik Streiker – «Fischel fa affidamento su Brenda Cossman, Stuart Green, Richard Posner e Joel Feinberg (tutti giuristi accademici ebrei), che sostengono che gli atti sessuali pubblici di fronte a persone ignare non sono più offensivi di un discorso politico razzista o “offensivo”, e che la distinzione tra comportamento privato e pubblico è arbitraria, etero-normativa, e dovrebbe essere eliminata».

Fischel è anche autore della famigerata opera Sesso e danno nell’età del consenso, nella quale ha riunito le sue deliranti idee pedo-libertarie senza alcun filtro etico o morale.

Corrente antinomica

Ma non è tutto. Il giornalista Maurizio Blondet, autore dell’opera Cronache dell’Anticristo, ha conferito un valore “teologico” a tutto questo, spiegando esplicitamente che, nell’ebraismo (soprattutto all’interno della tradizione della «Cabala di Luria» e nella dottrina cabalistica di Sabbatai Zevi, noto per aver praticato sodomia, orge e incesto), vi è una «corrente antinomica» dal «valore anticristico» che permetterebbe di «raggiungere la salvezza attraverso il peccato».

In questo contesto – spiega Blondet – «la pedofilia, prima che un gusto, è una profanazione, la profanazione dell’innocente. La prova iniziatica del superamento di ogni limite, la prova che la Legge è stata abolita, che ogni kathecon è stato tolto di mezzo», in «un’ascesa verso il basso» culminante in un vero «culto a-teologico» di matrice pedo-libertaria.

Secondo le Cronache, il movimento di accettazione della pedofilia corrisponderebbe infatti ad un inquietante «piano divino», che, comportando «una distruzione in vista di una costruzione», starebbe preparando il terreno alla cosiddetta «éra messianica»: una nuova èra ebraica di «liberazione da ogni legge» – per alcuni, l’èra del Caos, l’èra dell’Anticristo – nella quale i desideri e le fantasie individuali, anche quelle illecite, divengono diritti imprescindibili e il Male si sostituisce al Bene, in un sovvertimento totale dei valori che nemmeno il filosofo Friedrich Nietzsche avrebbe condiviso.


Conclusione

Giunti alla conclusione, sorge spontanea una domanda: per quanto rimarrà in rete il presente articolo, prima di essere segnalato all’Osservatorio sull’Antisemitismo, come è avvenuto a molti altri scritti che trattavano argomenti simili? Solo il tempo ci darà la risposta… Nel frattempo, sfideremo ancora la censura con molti altri articoli, anche se la luce infondo al tunnel è sempre più lontana, e rischia di affievolirsi fino al punto di non vedersi più. Del resto: Veritas laborat saepe, exstinguitur numquam.


Di Javier André Ziosi

22 commenti

  • Finalmente online ;))) Lo attendevo 🙂 Grazie Javier

  • Agghiaccianti le citazioni del Talmud. Ma ho trovato davvero vergognoso il fatto che paesi occidentali sviluppati e benestanti, come appunto l’America, permettano lo sviluppo di movimenti pro-pedofilia… è sconcertate… la libertà deve avere dei limiti. Certe cose non possono essere concesse. I pedofili non dovrebbero avere voce, non credete?

    • Certamente. Nemmeno a pensare una cosa del genere. Il pedofilo è lo stadio ultimo della degenerazione dell’uomo.

    • Che schifo esseri immondi

    • È chiaro che se i paesi occidentali permettono che questi movimenti pro pedofilia abbiano voce e che abbia voce anche una”religione”pro pedofilia come quella ebraica, significa che i governi di tali Paesi siano collusi con l’elite ebraica pedosatanista! Da notare che tali governi penalizzano legalmente l’antisemitismo

    • L’ AMERICA è gestita da questa gente fin dalla scoperta di Cristoforo Colombo.

  • Oscena realtà per il lpopolo inconsapevolmente zombie.

  • Tutto ciò è semplicemente orribile…., ma la cosa peggiore è che questi malati di mente, continuano a definirsi “il popolo eletto”…, ma eletto da chi??? Forse da qualche male…

  • È proprio questo che mi fa paura , tristezza il fatto di edulcorare e accettare ogni cosa come variante, leggittimo , ma quale beneficio ha un bimbo di vedere le chiappe di un adulto? Se l’adulto tocca sessualmente un bimbo è perché quel bimbo non lo vede è un oggetto per gli occhi del pedofilo non ce dialogo non ce comunicazione perché è un bambino, che ha bisogno di una carezza di un sorriso di uno sguardo rassicurante non del pene di uno , Dio abbi misericordia , pietà di noi, proteggi i bimbi dacci forza cuore intelletto per proteggere i bimbi .

  • E’ vergognoso che non si intraprende alcun che contro questo cancro della società ,Sodoma e Gomorra devono essere distrutte .I bambini sono angeli in terra ,non sconvolgiamo il loro futuro con depravazioni criminali .

  • Mi meraviglio che la religione cristiana provenga dall,’ebraismo. Quanta ragione ha Gesù Cristo quando definiva gli scribi e i farisei del suo tempo RAZZA DI VIPERE e diceva ancora IL VOSTRO PADRE È IL DIAVOLO. Ora sappiamo chi adorano

  • Pingback: Ely riblob

  • Oltre all’orrore da macelleria umana, nel corpo e nella mente, c’è un inganno globale, anzi due. In nessuna parte della Bibbia si autorizza sodomia incesto pedofilia e perversioni varie! Purtroppo ne ebrei ne cattolici conoscono e hanno letto per intero la Bibbia e delegano preti rabbini inbroglioni a conoscerla al posto loro. Quale Bibbia hanno questi finti ebrei?! Infatti si dicono Giudei e non lo sono, sono una sinagoga di satana come è scritto in Apocalisse. Son tutti aschenaziti sionisti, progenie di Iafet e non di Sem nè tantomeno di Eber. I veri ebrei li hanno decimati proprio costoro e a più riprese, per poi sostituirsi a loro: sostituzione etnica! Informatevi

    • Concordo con lei,ma mi faccia comprendere meglio:gli ashkenaziti sionisti discendenti di Iafet non sono comunque ebrei?Iafet non era ebreo?E dei discendenti di Cam cosa ne pensa?

  • E la Meloni con Mattarella lo hanno letto il Talmud visto che sono andati alla presentazione della traduzione in italiano? E quella ha anche una figlia! Che schifo!

  • Tutti i puzzle vanno al posto giusto, guerre, vaccini, ( oramai tutti a mRna che va a scassinare irrimediabilmente il nostro DNA)pandemie, sionismo askenazita, sdoganamento della pedofilia, del transgender, della cultura woke , scie chimiche, organismi OGM, attacco alla proprieta’ privata, alla famiglia, alla fede cristiana, alla Dignita’ Umana, attacco alla libertà’ di pensiero e di dissenso,attacco all’ agricoltura tradizionale, e alla locomozione tradizionale come simbolo di autonomia e liberta’ ecc compongono alla fine una orribile inguardabile tavolozza dove regna sovrano Satana, i suoi Grandi Cerimonieri e seguaci contemporanei come il MEF, l’ Oms, ONU, l’ UE Nato, Deep State Bilderberg, Banca Mondiale, pezzi di Vaticano, lobby delle armi dei farmaci, ecc, e dove l’ Uomo, come immagine e somiglianza di Dio, non ha piu’ nessun valore, e’ scomparso, ridotto a schiavo e cavia, un semplice meccanismo transgenico di carne programmata a tempo .

  • Questo articolo su Google è praticamente introvabile. Anche se metti il titolo per intero, non si trova nulla… strano, no?

  • impossibili da reperire informazioni cosi’ sconvolgenti.spero di poterlo trovare ancora questo articolo per poterlo diffondere

  • Sodoma e Gomorra non gli sono bastate

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