«Il vaccino anti-Covid causa trombosi, ischemie, ictus ed emorragie cerebrali». Parla un esperto

Da tempo, la polemica sull’obbligo del vaccino anti-Covid, e quindi sul green-pass, infiamma i dibattiti pubblici, creando una pericolosa dualità ideologica e politica che non fa altro che confondere e distorcere le idee, diffondendo caos e incertezza. Da una parte, si afferma con convinzione che il vaccino è «lo strumento migliore e più efficace per contrastare l’epidemia di Covid-19»; dall’altra, si dichiara esplicitamente che «il vaccino fa male» o che addirittura «uccide». La verità probabilmente la conosceremo solo fra qualche tempo. Ma ciò non impedisce di pòrci delle domande e svolgere, liberi da qualsiasi ideologismo o preconcetto imposto, una ricerca seria e obiettiva.

Pertanto, ci domandiamo: il vaccino può causare reazioni avverse gravi, capaci di mettere in pericolo la nostra vita, oppure è completamente innocuo?

Secondo un recente rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che ha raccolto i dati delle segnalazioni sospette dei vaccini anti-Covid in Italia dal 27 dicembre 2020 al 26 settembre 2021, su 84.010.605 di dosi somministrate vi sarebbero state 101.110 reazioni avverse, di cui l’85,4% non gravi e 14,4% gravi.

Le reazioni avverse non gravi – rivela il rapporto – hanno causato «febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, reazione locale o dolore in sede di iniezione, brividi e nausea», mentre le reazioni avverse gravi (17 eventi ogni 100.000 dosi somministrate) non sono state rivelate nel rapporto, il quale si è limitato soltanto ad asserire che esse avrebbero causato rari episodi di «invalidità», «ospedalizzazione», «pericolo di vita» e «decesso».

Tuttavia, stando ai dati forniti dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), il numero delle reazioni avverse imputabili ai vaccini anti-Covid sarebbe di gran lunga minore rispetto al numero delle reazioni avverse causate dai normali “farmaci da banco”, come il noto Paracetamolo, l’Ibuprofene, l’Amoxicillina e l’Acido acetilsalicilico. Dunque, perché allarmarsi?!

Ma è davvero così? Quali sono le cause delle reazioni avverse gravi non citate nel rapporto dell’AIFA? Il vaccino è sicuro?

L’abbiamo provato a chiedere al dottor Serafino Pagliari di Bologna, esperto in omeopatia e pranoterapia, che ci ha concesso la cortesia di rispondere a qualche domanda.

Grazie per aver accettato questa intervista. Tagliamo subito la testa al toro: il vaccino anti-Covid è sicuro ed efficace?

Come tutti i vaccini, anche quello anti-Covid ha le sue zone d’ombra e non è perfetto. Ma per quanto riguarda l’efficacia, posso dire che le persone vaccinate rispondono meglio alla malattia e, senza dubbio, si ammalano di meno dei non vaccinati. Per quanto riguarda la sicurezza, invece, non si può omettere il fatto che ci siano state diverse reazioni avverse, anche gravi, in quasi tutte le regioni d’Italia e fra le persone di tutte le età. Cammila Canepa (18 anni), Traian Calancea (24 anni), Zelia Guzzo (37 anni), Mario Turrisi (45 anni), Federico Bertoli (53 anni), Alessandro Cocco (54 anni), Giuseppe Morabito (61 anni) e Annamaria Mantile (62 anni) sono solo alcuni dei nomi di cittadini italiani che, a causa del vaccino anti-Covid, non sono più fra noi. Io stesso ho visto numerosi anziani morire dopo essersi vaccinati. Ma quasi sempre viene comunicato che non vi è alcuna correlazione fra il siero vaccinale e il decesso. Il prof. Burioni, virologo di fama nazionale, si è persino lasciato sfuggire che, «se vacciniamo i cittadini oltre i 90 anni, dobbiamo mettere in conto che qualcuno ci lasci dopo la vaccinazione». Ma siamo sicuri che i pericoli maggiori coinvolgano solamente gli over 90? Da medico, nutro dei seri dubbi…

Cosa si intende per “reazioni avverse gravi”?

Nella maggior parte dei casi parliamo di trombosi, ischemie, ictus, infarti, emorragie cerebrali e problemi cardiaci: tutti episodi causati probabilmente dalla proteina spike o, peggio ancora, da «corpi estranei» presenti inspiegabilmente nel vaccino. In Giappone, ad esempio, le autorità locali hanno già due volte bloccato dei lotti di vaccini Moderna a causa di una presunta «contaminazione», la quale pare abbia causato la morte di due ragazzi. Si è parlato addirittura di «particelle nere» contenute nei vaccini, non so se mi spiego… In queste condizioni può succedere davvero di tutto.

Quanti decessi sono avvenuti in Italia dall’inizio del programma vaccinale?

Se ci atteniamo ai dati ufficiali, i decessi correlabili alla vaccinazione, nel periodo compreso tra il 27 dicembre 2020 e il 26 settembre 2021, sarebbero stati in totale 16, con una frequenza di 2 casi ogni 10 milioni di dosi. Altri, invece, hanno parlato di 4.000 morti ogni 100.000 vaccinazioni: questa probabilmente è un’esagerazione, ma invito comunque le autorità e i medici a tenere monitorata la situazione. Gli effetti a lungo termine di questi vaccini non li conosciamo ancora…

Fino a quanto tempo dopo la vaccinazione possono comparire reazioni avverse?

Secondo l’AIFA, la maggior parte delle reazioni avverse si verificano nella giornata stessa della vaccinazione o durante il giorno successivo, e solo più raramente dopo le 48 ore. Ma vi sono moltissimi decessi sospetti – causati, come già detto, da trombosi, ischemie, ictus e infarti – avvenuti anche molto tempo dopo la vaccinazione. Parliamo di settimane o addirittura mesi dopo…

I dati dell’AIFA sono affidabili?

Da medico, non posso dichiarare il contrario. Ma invito comunque le persone a tenersi informate a 360 gradi, guardandosi sempre attorno senza accontentarsi delle solite notizie che passano in televisione.

Rifiutare il vaccino è un atto legittimo, o rappresenta un’azione del tutto irresponsabile?

Una società democratica e pienamente liberale ha il sacro dovere di garantire ai propri cittadini la possibilità di non vaccinarsi – e parlo di tutte le vaccinazioni, non soltanto quella contro il Covid-19. La scelta di non vaccinarsi potrebbe apparire irresponsabile per alcuni, ma saggia per altri. E la democrazia, in quanto garante della libertà, ha l’obbligo di tutelare entrambi i punti di vista. Sempre e comunque.

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Di Javier André Ziosi