Germania: il governo investe 35 milioni di euro per combattere l’antisemitismo e diffondere la cultura ebraica

Per far fronte alla «rapida crescita» dell’odio verso gli ebrei in Germania, il governo tedesco ha investito 35milioni di euro in progetti di ricerca e di istruzione sulle cause dell’antisemitismo e sulla potenziale lotta per combatterlo.

Nel corso del 2020, la polizia avrebbe infatti registrato 2.351 casi di antisemitismo in Germania, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Una cifra – secondo il governo Merkel – del tutto inaccettabile.

«Questo è il numero più alto degli ultimi due anni», ha dichiarato il Ministro tedesco dell’Istruzione, Anja Karliczek. «C’è motivo di preoccuparsi che questa sia solo la punta dell’iceberg e che il numero non segnalato di attacchi giornalieri agli ebrei sia sostanzialmente più alto».

Il Ministro ha inoltre spiegato che diversi milioni di euro saranno donati alle università «per esaminare le diverse sfaccettature dell’odio contro gli ebrei e sviluppare strategie su come agire contro di esso», mentre altri milioni finanzieranno progetti sull’antisemitismo nelle scuole, nel sistema giudiziario, su internet e nei social media.

Ma non è tutto: saranno infatti stanziati fondi anche per sostenere progetti indirizzati ad «educare la maggioranza non ebrea in Germania alla vita, ai costumi e ai rituali religiosi ebraici»; in sostanza, per ebraicizzare l’intera società!

In una seconda fase, ha spiegato il Ministro Karliczek, gli scienziati avranno invece il compito di «sviluppare linee guida pratiche basate sulle loro scoperte per aiutare gli insegnanti» e le persone in generale ad «affrontare il crescente odio» contro gli ebrei, in attesa di un mondo nuovo senza più antisemitismo e pregiudizi antiebraici.

Insomma, stiamo parlando di un vero e proprio progetto di ingegneria culturale, il cui obiettivo sarebbe quello di annientare non soltanto l’antisemitismo, bensì ogni critica antisionista e antisraeliana – anche la più legittima.

Pertanto, sorge spontanea una domanda: in quanto tempo tale progetto verrà imposto agli altri paese dell’Unione Europea, in nome di un’identità condivisa che, di anno in anno, pare sempre più lontana?

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Di Samuel Mandel