Le SS “Lebend-Tods”. I soldati zombie di Hitler che hanno ispirato film e videogames

Fra i vari programmi “scientifici” più controversi svolti nella Germania nazista, quello che portò alla creazione delle SS “Lebend-Tods” è sicuramente uno dei meno conosciuti.

Si tratta in sostanza di un programma top-secret indirizzato alla creazione di super-soldati, la cui esistenza è stata resa nota in Italia dal ricercatore Gabriele Zaffiri con l’opera Die Schwarze Sonne. L’ordine misterico-esoterico delle SS (Calabria Editore, 2009), nella quale si può leggere:

Agli inizi degli anni ’40 del XX secolo [dunque nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale] i tedeschi cercavano un’arma perfetta, si voleva creare un soldato in grado di combattere in qualsiasi condizione climatica, che si adattasse in pratica a qualsiasi clima, dall’inverno russo al deserto africano. Ma non bastava, si voleva creare un soldato in grado di combattere anche sott’acqua

Potrebbe apparire paradossale, ma, secondo Zaffiri, questo super-soldato venne creato partendo da «cadaveri di soldati uccisi in guerra», molti dei quali membri delle Waffen-SS. Scrive il ricercatore:

In pratica [le SSLebend-Tods“] erano dei non morti e non vivi, […] un qualcosa di mezzo tra esseri vivi e morti.

Ma l’autore – senza però fornire una documentazione adeguata in grado di spiegare come i tedeschi fossero riusciti in sostanza a riportare in vita i soldati caduti – si spinge oltre, affermando che «vi fu un inconveniente», poiché, alla fine, «gli zombie attaccavano gli stessi propri superiori». Motivo per cui «furono ritirati e inviati per mare su nave o su sommergibile verso un’ignota destinazione».

Ed è a questo punto che, durante gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, ha inizio la costituzione di un equipaggio di SSLebend-Tods” per U-Boot, la cui missione è rimasta fino ad oggi sconosciuta, anche se Zaffiri riporta che il capitano era un «occultista», quindi un esperto di magia ed esoterismo «specializzato proprio in zombie», e scrive:

Sembra che tale U-Boot abbia raggiunto una base segreta su una sperduta isola molto distante dall’Europa, con i suoi 58 zombie d’equipaggio e con a bordo lingotti d’oro e altro materiale strategico.

Tale vicenda sarebbe confermata da alcuni «documenti che circolano tra gli studiosi nel settore», nei quali – a detta di Zaffiri – «si cita anche il fatto che tutti gli operai che parteciparono alla costituzione di tale unità sottomarina furono uccisi, in modo da mantenere il segreto».

Pertanto, è lecito supporre che siano state proprio le SS “Lebend-Tods” ad ispirare, malgrado la storiografia accademica non abbia ancora comprovato la loro esistenza storica, romanzi come The night boat di Robert McCammon, film cult alla Dead Snow o videogames come Call of Duty: World War II. Nazi zombies.


Di Sergio De Rensis

8 commenti

  • Molto affascinante… Sicuri che non è un falso storico?

  • Caspita..non sapevo di sta storia inquientante..quindi ci potrebbero essere ancora oggi degli zombi chiusi chissa dove ? Pazzesco !!

  • Weltanschauung88

    Questo Zaffiri dove ha preso le fonti?

  • Non so fino a che punto può essere credibile, anche se è davvero eccitante pensare all’esistenza di zombi nazi! Comunque Gabriele Zaffiri non era quello che anni fa, senza mostrare nessuna fonte affidabile, se ne uscì dicendo che nelle waffen ss vi erano anche pellerossa del sud America, e che alcuni di loro furono presenti anche nel bunker di Berlino durante il matrimonio di Hitler????!!

  • P a z z e s c o

  • Molto interessante,ormai è noto che i tedeschi volessero sviluppare un esercito di soldati invincibili,sarebbe bello riuscire a scoprire eventuali segreti rimasti tali..ma credo che purtroppo ci sono cose che non sapremmo mai.. ad ogni modo racconto affascinante peccato che si limiti solo a questo

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