La televisione è un pericolo? Gli effetti collaterali della TV sui nostri bambini
Gli svaghi infantili, dalla televisione ai videogiochi, rischiano di comportare conseguenze di vasta portata. Le ricerche rivelano infatti che, in età prescolare, i bambini guardano la televisione per circa sessanta ore alla settimana, mentre quelli che già frequentano la scuola la guardano circa dalle venticinque alle trenta ore alla settimana.
In sintesi, ciò significa circa 20.000 ore di spot pubblicitari all’anno. Raggiunti i quindici anni, gli stessi bambini avranno immagazzinato nella mente circa 200.000 spot. Inoltre, si stima che abbiano visto 33.000 omicidi!
Molti sono gli effetti conosciuti associati a questa intensa esposizione dei bambini ai programmi televisivi, per non parlare dell’impatto sulla loro autoimmagine e le aspettative.
Ecco una breve sintesi dei possibili effetti collaterali:
– La televisione può influire in maniera del tutto negativa sullo sviluppo dei sensi, aumentando sia l’aggressività che l’ostilità, nonché diminuendo lo sviluppo dell’udito nei bambini più piccoli.
– La televisione si sostituisce all’attività fisica, nuocendo pertanto alla salute.
– La televisione sovraccarica i bambini di luci artificiali e rischia di provocare mancanza di sonno.
– La televisione è chiamata in causa nello scarso sviluppo cognitivo e intellettivo, può rallentare l’acquisizione del linguaggio ed è associata a scarse capacità di lettura.
– La televisione si ripercuote inoltre in maniera negativa sullo sviluppo sociale e sulla percezione della realtà.
Tutto ciò che un bambino piccolo vede viene percepito come reale. Gli adulti sanno che possono giocare a nascondino semplicemente mettendosi un foglio di carta davanti al viso e sbucando poi fuori, con il totale stupore del bambino. Per quest’ultimo, il volto (della persona) è magicamente scomparso e riapparso. È quindi ragionevole credere che, per il medesimo bambino, sia reale anche tutto ciò che avviene in televisione, tra cui la violenza, i mostri e la depravazione che moltissimi programmi contengono.
Per tutelare gli interessi del bambino, una persona di buon senso dovrebbe quindi controllare con attenzione i programmi televisivi nello stesso modo con cui controlla l’accesso a internet.
Ma, se utilizzata in maniera corretta, la televisione rappresenta un potente strumento. L’opportunità di migliorare l’apprendimento, di esplorare le belle arti e di arricchire la propria istruzione è assolutamente straordinaria. Se posti davanti ad una scelta, perché dovremmo preferire un qualche fastidioso reality show o un film violento, potendo assistere a un’opera, a un programma naturalistico, alle più recenti scoperte astronomiche o anche a un’impresa storica come uno scavo archeologico in corso?
Chiedetevi: cosa scelgo di guardare e perché? Siete dipendenti da una forma particolare d’intrattenimento o usate la televisione per un qualche scopo, come, per esempio, placare l’ansia? La vostra famiglia segue forse uno schema del tipo “mangiare, guardare un film, mangiare di nuovo”? Vi ritrovate davanti alla televisione, e non davanti al caminetto? Permettete che siano gli altri a raccontarvi storie? Sono davvero queste le storie con cui volete riempirvi la mente?
Di Eldon Taylor
Il “pericolo” della tv era forse più imperante durante gli anni ’90 e 2000. Oggi il pericolo maggiore è internet.